Giuseppe Turrisi: “La moneta-debito è anti-democratica”

Un bene che creano tutti inconsapevolmente, deve essere di tutti e distribuito a tutti, chiunque parla di democrazia e di uguaglianza senza combattere la “moneta debito”, non solo non sa di che cosa sta parlando ma addirittura sta ingannando chi li ascolta.

Come l’acqua la beviamo tutti e scorre nei nostri corpi asciugando l’arsura e dandoci vita, cosi la moneta la usiamo tutti per bagnare l’economia. La moneta come ormai sanno tutti, ha un valore indotto e convenzionale, perfino Alberto Angela in un documentario lo ha riconfermato, ossia non vi è nessuna copertura d’ora caduta già nell’agosto del 1971, ma ha valore solo perché questa viene accettata da tutti. Ora se ha valore perché convenzionalmente è accettata da tutti significa che questo valore è di tutti. Quindi se ciò è vero perché qualcuno si arroga il diritto di volerla indietro significa che la moneta all’atto dell’emissione nasce di proprietà di qualcuno (per esempio la BCE).

Ora l strumento della moneta (per esempio l’euro) dovrebbe avere il compito di contenere il valore per esempio della mia giornata di lavoro nel tempo e nello spazio. Ma se a sua volta questo contenitore non è mio, ma è in affitto (si pagano gli interessi per averlo) succede che alla fine dell’anno il proprietario del contenitore (il banchiere) lo rivuole indietro portandosi però anche il contenuto (valore). Magari finisse qui invece, il proprietario del contenitore (il banchiere) non solo si riprende il suo “euro” che contiene il “valore” (frutto del mio lavoro) ma vuole anche la pigione per il tempo che io ho utilizzato quel contenitore. Questo significa che il sistema bancario vuole più di quanto ha dato. Il banchiere ci ha dato una cassetta vuota con 100 litri di capacità (per esempio 100 euro) noi l’abbiamo riempita di frutta ortaggi verdura (quindi valore) e alla fine dell’anno il banchiere se la riprende piena più ne manca ancora un pezzo (gli interessi).

Il valore al denaro lo da la collettività per “convenzione” (perché tutti la utilizziamo) per induzione (per il fatto che tutti l’accettiamo) e per corso “forzoso” poiché lo stato vuole le tasse solo sotto forma di euro ( lui è parte del sistema di strozzinaggio). Infatti nessun ente pubblico può emettere denaro sovrano (ma al massimo complementare) al di fuori di questo sistema a cui tutti gli enti devono sottostare in virtù dei trattati di Maastricht e di Lisbona (trattati che pochissimi italiani conoscono bene e che sono stati recepiti dallo stato Italiano nel silenzio totale e senza chiedere al popolo il consenso). Se il popolo fosse cosciente di alcuni passaggi ci sarebbe la rivoluzione, ma il popolo è stato scientificamente e sistematicamente distratto.

La circolazione del denaro dunque genera “valore”, non solo nell’economia terminale ma soprattutto, nella sua politica di emissione. Questo “valore” lo genera chiunque lo usi (e chi è che non usa il denaro, visto che hanno monetizzato ogni minuto della nostra vita?). Ora se il “valore” viene generato da tutti deve essere di tutti e non solo di chi si è arrogato il diritto di emettere il contenitore del “valore” (denaro). Il sistema della moneta debito attraverso il meccanismo degli interessi espropria i veri proprietari del valore a favore di chi presta solo il contenitore. Così che i ricchi saranno sempre più ricchi ed i poveri saranno sempre più poveri, tutto ciò solo applicando la matematica dell’interesse. Chi lo ha capito sono gli ebrei ed in parte gli islamici (non c’entra niente il discorso religioso ma solo d’intelligenza, ciò capire o non capire che utilizzando il meccanismo degli interessi qualcuno si deve impoverire per forza e questo è sempre il più povero, tra gli ebrei praticamente non ci sono poveri…. E come mai? non perché sono ebrei, ma perché hanno l’intelligenza di non utilizzare la macchina degli interessi). Tutti quei poveri politici che parlano di democrazia, di uguaglianza, di wellfaire , e non conoscono l’effetto della moneta debito sono dei miserabili, mediocri e mi fermo qui perché le definizioni sono tantissime. Chiunque parli di democrazia e di eguaglianza non può che non ragionare in termini di restituire il valore ai legittimi proprietari ossia ad ogni uno che ha lo creato ossia tutti. E mentre gli stati uno dopo l’altro falliscono sotto l’impianto della moneta debito, gli economisti di grido cercano di capire come mai e studiare piani di ristrutturazione del debito, gli ebrei ridono a crepa pelle ma non perché sono ebrei ma solo perché hanno capito la cosa più evidente del mondo che i “gentili” si rifiutano di capire.

Non si può restituire qualcosa che non esiste (gli interessi) quindi si devono cedere per forza le cose: le case, le automobili, l’acqua, le compagnie telefoniche ed elettriche, le isola ecc

Mi raccomando continuiamo a ragionare in termini di “interessi” e ci faranno la festa molto presto.

Giuseppe Turrisi

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